Il Bioairfilter e’ un sistema biotecnologico applicato all’abbattimento di effluenti gassosi contenenti inquinanti di tipo organico. La sua particolare progettazione e l’originale struttura di supporto per la biomassa depurata all’utilizzo del substrato organico inquinante lo rendono particolarmente efficace e competitivo con analoghe strutture.Infatti nel nostro caso non è necessario rigenerare alcun tipo di riempimento, in pratica la saturazione non avviene mai, garantendo sempre un’efficienza costante. La biomassa attiva deve soltanto trovarsi nelle migliori condizioni possibili di lavoro con delle piccole differenze in funzione del substrato da abbattere e quindi dei ceppi destinati alla demolizione molecolare. Alcune biomasse prediligono un pH piuttosto costante intorno a 7, 2-7, 3 unità, altre lavorano efficientemente a pH più alti; anche nei nutrienti aggiuntivi ci possono essere alcune differenze significative. La temperatura ottimale e’ invece quella tra i 15-30° C per tutti i ceppi.
I substrati organici sono suscettibili di trasformazione da parte di microrganismi in elementi più semplici.
La sterminata qualità e quantità di batteri esistenti sulla terra garantiscono il completo riciclo e riutilizzo delle molecole organiche. Alcune famiglie di batteri si sono scavate , indipendentemente gli uni dagli altri, alcune nicchie ecologiche specializzandosi ad utilizzare alcuni tipi di molecole o frazioni di esse.Il nostro archivio microbiologico dispone ormai di centinaia di ceppi selezionati e particolarmente attivi su alcuni substrati ed utilizzando quella tecnologia riusciamo ad innescare velocemente il Bioairfilter .
L’impianto diviene operativo quando si forma una biomassa specifica specifica sul supporto.A grandi linee possiamo identificare il primo ed unico anello di quella particolare catena alimentare, e la sua relativa nicchia, nei batteri che attuano la degradazione della sostanza organica e da questa traggono il nutrimento formando la biomassa vera e propria; i batteri sono in questo caso dei consumatori primari e a loro volta vengono predati da un’ampia serie di consumatori secondari che vanno a costruire il secondo anello della catena trofica. Questa seconda categoria e’ per lo più formata da protozoi ed in prevalenza da ciliati sia sessili che natanti.
La principale ragione del successo dei batteri in confronto con altri protisti nella degradazione del materiale inquinante contenuto nelle acque reflue e’ sostanzialmente dovuto alle loro minuscole dimensioni ed alla loro proporzionalmente grande, superficie relativa che rappresenta un fattore fondamentale nello scambio tra ambiente interno del batterio e l’ambiente esterno; aumentando la superficie relativa a disposizione, a parità di tempo, la quantità di reazioni cataboliche aumentano elevando in tal modo la velocità di depurazione. L’archivio Batteri Altamente Selezionati (ARBASE) di Ozone Generators e’ fornita di ceppi altamente selezionati, alcuni dei quali rarissimi raccolti su substrati antichissimi di origine ancestrale in zone archeologiche, capaci di degradare in pratica molti substrati di tipo organico.
Il nostro laboratorio di ricerca riesce a produrre batteri e biocatalizzatore a costi contenuti ed ad ELEVATA CONCENTRAZIONE (5-10 BATTERI/g).
La novità del sistema consiste nell’aggiunta dell’inoculo più adatto (ceppi puri oppure "consorzi di pull batterici costruiti su misura).
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